La Legge di Bilancio 2020 ha introdotto una nuova detrazione fiscale del 90% per i lavori che hanno come obiettivo il recupero o il restauro della facciata esterna di un edificio: il “Bonus facciate”.

Per questo bonus non è previsto un limite massimo di spesa, né un limite massimo di detrazione, per averne diritto, è necessario realizzare interventi di recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale.

La condizione essenziale è che gli immobili si trovino nelle zone A e B o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.

I lavori che permettono di accedere al beneficio fiscale sono:

  • il rinnovamento e il consolidamento della facciata esterna, inclusa la semplice pulitura e tinteggiatura;
  • gli interventi che interessano l’intonaco per oltre il 10% della superficie;
  • gli interventi su balconi, ornamenti e fregi;
  • i lavori su grondaie, pluviali, parapetti e cornici;
  • Le spese correlate (installazione dei ponteggi, smaltimento dei materiali, Iva, imposta di bollo, diritti pagati per la richiesta di titoli abitativi edilizi alla tassa per l’occupazione del suolo pubblico).

A chi spetta

Il bonus spetta a tutti i contribuenti, residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che sostengono le spese per l’esecuzione degli interventi agevolati e che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di intervento:

  • proprietari;
  • nudi proprietari;
  • titolari di altri diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione e superficie);
  • detentori di contratti di locazione o comodato (i lavori devono essere approvati dal proprietario);
  • familiari conviventi o conviventi di fatto del possessore/detentore dell’immobile.

Come beneficiare della detrazione

Il Decreto Rilancio 2020 (articolo 121) ha introdotto delle novità anche per il Bonus Facciate, infatti, anche questa agevolazione fiscale è attualmente fruibile attraverso lo sconto immediato in fattura o la cessione del credito.

Per le spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 il contribuente può scegliere tra:

  • sconto in fattura: Il credito può essere ceduto a chi esegue i lavori tramite uno sconto immediato sul corrispettivo dovuto, il fornitore potrà a sua volta cederlo ad altri soggetti come Banche e Istituiti finanziari;
  • cessione del credito: trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con facoltà di cessione ad altri soggetti, comprese banche e altri intermediari finanziari.

Documentazione necessaria

Per ottenere la detrazione sono necessari diversi documenti:

  • fattura;
  • bonifici parlanti;
  • abilitazioni amministrative;
  • certificazione ENEA;
  • eventuali asseverazioni e attestato APE.

Come per l’EcoBonus e il SismaBonus, il processo per poter accedere al credito è articolato (per approfondire puoi leggere il nostro articolo sulla complessità del processo).

Per agevolare le Banche e i loro clienti, AATech ha deciso di offrire un servicing completo per la gestione del processo di acquisizione del credito d’imposta.

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